domenica 30 ottobre 2011

Generazioni alterne. Quando i figli tuoi vengono cresciuti da altri


Se ti va bene, dai nonni!
E già, qualche giorno fa riflettevo. Io e mio fratello siamo stati cresciuti da mia nonna e dalle baby sitter. I miei genitori hanno sempre lavorato per non farci mancare nulla. E così è stato. Però purtoppo un po' a scapito della loro presenza. E comunque eravamo fortunati, mia madre lavorava sotto casa e mio padre rincasava presto.
E oggi la storia si ripete. Anche io e mio marito lavoriamo, e chi cresce le mie bimbe? Altri...
Ma è giusto così? E' giusto far farli e farli crescere da altri, a generazioni alterne (nonni/nipoti)? Se andrà bene io forse un giorno crescerò i miei nipotini? O forse neppure loro, non sarò più giovanissima. E  magari li cresceranno anche in quel caso altre persone? E le mie figlie lavoreranno?
Quante domande. E' proprio così che deve andare? Oppure è il caso di riprendere in mano le redini e impormi di trovare tempo e dedicare alle mie cucciole?
..chi ha una risposta?

sabato 29 ottobre 2011

In bilico al bivio!



E già, nella vita forse prima o poi ci si arriva tutti.
Magari molti di noi si trovano spesso di fronte a scelte più o meno facili e ogni scelta ha sempre comportato una conseguenza.
Io, come tutti, ho spesso  fatto le mie scelte nella vita, alcune volte a cuor leggero e altre in modo ponderato.
Ma mai come in questi giorni mi sento il bilico di fronte ad un bivio. Devo prendere una strada ma non so quale percorrere.
Una è comoda, sicura e non comporta rischi, ma non mi rende più felice. L’altra è tutta un rischio, sia per me che per la mia famiglia, ma mi eccita, mi stimola, mi incuriosisce.
Che fare quindi? Uno può mettere tutto su una bilancia e provare a soppesare la scelta migliore, ma non è così semplice.
Quindi mi dico che servirà del tempo per prendere la decisione, ma non vorrei fare la fine della rana bollita aspettando di decidermi.
Vi spiego meglio la storia della rana: Se prendi una rana e la getti nell’acqua bollente questa non la prenderà molto bene e tenterà di scappare. E fin qui tutto normale.
Se prendi una rana e la metti in una pentola con l’acqua a temperatura ambiente poi scaldi l’acqua pian piano, la rana non si renderà conto dell’aumento di temperatura e si lascerà bollire senza nemmeno accorgersene.
Perchè succede questo? La rana è in grado di sentire un brusco cambiamento della temperatura, così, se viene gettata nell’acqua bollente se ne accorge. La stessa cosa però non succede per le variazioni di temperatura lievi, in questo modo aumentando la temperatura lentamente si può arrivare a bollirla.
In un certo senso la stessa cosa può succedere anche noi. Come accennavo sopra, spesso ti capita di trovarti, magari dopo anni, in una situazione (affettiva, lavorativa o qualsiasi altro tipo di situazione) molto diversa da quella iniziale, e che non ci piace più.
Sono le tante piccole cose che, cambiando con il tempo, rendono una situazione completamente differente da com’era all’inizio. E spesso non ti rendi conto di questi piccoli cambiamenti, semplicemente ti svegli un giorno e non capisci cosa possa essere successo. Sei una rana bollita J
L’importante quindi è che uno si renda conto per tempo di che temperatura ha raggiunto l’acqua della pentola in cui sta vivendo, e capire se è arrivato il momento di saltare dalla pentola!
Quindi il dilemma…Cuore o ragione? Certezza e apatia o rischio e emozioni?

giovedì 27 ottobre 2011

Il mio primo blog

Wow...che emozione, sto iniziando a scrivere il primo messaggio nel mio blog personale!

E non so neppure cos'è un blog! Beh, da qualche parte si dovrà pure cominciare, no?