mercoledì 22 agosto 2012

Vacanze? ...mah...


Dovevano essere tre settimane di ferie e relax
La prima in montagna, la seconda al mare e la terza per me.
E invece nulla, nulla di tutto questo. (O almeno non come avevo previsto).
Nonstante un'anno passato tra ospedali e pronti soccorsi, tra influenze e virus, un inverno e una primavera con malattie senza sosta, mai più di 10 giorni senza che almeno una di noi tre donnine di casa avesse febbre o vomitino o altro, un'anno stressante anche lavorativamente, finalmente arrivano le tanto sospirate ferie, finalmente una luce in fondo al tunnel.
E invece nulla.
Partiamo per la montagna il sabato, destinazione un Family Hotel in Val di Ledro. Posto molto carino, struttura accogliente. Sembrava tutto perfetto.
Ma già il lunedì sera Eva si ammala, il martedì peggiora e la sera di  a ferragosto e visitiamo il fantastico ospedale d Rovereto (TN) dove ci tengono per più di 12 ore per problemi respiratori. E l'ospedale era a più di 40 Km dal nostro Hotel, però devo dire che sono stati bravissimi e gentilissimi!
Finalmente ci rimandano a casa il mercoledì sera, Eva ancora un po' spossata e sotto terapia, la sera è molto nervosa, quindi dopo una cena veloce la portiamo in camera. Per forutna Diana non ne riesente troppo, ci sono i nostri amici e la sua amichetta del cuore Gemma che la fanno divertere.
Finalmente il venerdì Eva sembra di nuovo in forma, Diana invece inizia a fare qualche capriccio e ad avere una lieve tosse. E ...sorpresa!! Alla sera inizia a comparire sulla schiena biancastra qualche bollicina.
La mattina dopo non c'è dubbio, è varicella.
E questa era la prima settimana. In teoria poi saremmo dovuti andare al mare dai nonni, ma con la varicella ci hanno detto assoluto isolamento e si riparte dalla montagna in direzione casa.
Ora, voi avete idea di cosa vuol dire tenere due bambine di 1 e 3 anni a casa ad agosto con oltre 40 gradi isolate e rinchiuse in casa nella provincia pavese???
E in più con la varicella? Le bolle si espandono ovunque, il prurito la rende nervosa, la noia ci indispone tutte, il caldo ci rende pazzi! E non possiamo uscire. E devi spiegarlo ad una bambina di 3 anni! Un incubo!
E ammetto, che nonsostante tutto è stata fin troppo brava!
Trovare qualche modo per farla giocare senza essere sempre davanti alla tv, vai con il didò, con i pennelli, con il trenino! E svegliarla ogni 5 ore anche la notte per darle l'antivirale. E tentare di limitare il contatto con la sorella..ok, a questo ci ho rinunciato!
Unica nota positva è stata la visita dei nonni che le hanno portato un secchio di sabbia dal mare e le hanno improvvisato una spiaggia finta sul terrazzo che l'ha resa incredibilmente felice!
E questa è la seconda settimana...
E per la terza, cosa mi aspetterà? ...varicella per la piccola? Vedremo!



Buone vacanze, a chi ci è riuscito!

giovedì 9 agosto 2012

Le promesse




Attraverso le promesse i bambini costruiscono il senso di fiducia nei confronti degli adulti, anche quando queste consistono in una punizione.
(Lucia Attolico)

Quanto è vera questa citazione.

In questi giorni ho notato che Diana inizia seriamente a dare valore e a dare la giusta importanza alle promesse.
Finalmente inizia a capire il valore di cosa sia e di cosa voglia dire ‘mantenere la parola’.
Ha capito che se lei mi promette una cosa in cambio di qualcosa altro, questa cosa poi accadrà.
Sia se lei fa una promessa a me, sia se io la faccio a lei.
 
Una promessa è una promessa, sia in caso di una cosa bella, sia in caso di punizione.
E questo lo ha capito!

Qualche esempio di cosa sta accadendo in questi giorni.

Mattino. “Diana dobbiamo vestirci”.
“Mamma prima finisco di vedere ‘l’agente OSO’ e poi vengo”.
Mi raccomando Diana, guarda che è una promessa!
Vado al piano di sopra a vestire la piccola mentre lei continua a guardasi il suo cartone in sala.
Dopo qualche minuto mi chiama e mi dice: ‘Mamma sto salendo, Oso è finito, vengo a vestirmi’.
Che dire, ha mantenuto la promessa!

E non è l’unico caso. Se vuoi vedere quel cartone sul pc della mamma, allora dopo andiamo a far la nanna nel tuo lettino, ok?
Ed effettivamente lo fa!

E lo stesso vale in caso negativo. Se non fai questo allora ti prometto che non giochi con i colori.
Lei lo capisce. E decide se vuole continuare a fare quello che vuole – sapendo che non giocherà con i colori, o smettere per avere il suo gioco.

Però anche lato mio (anzi nostro, inteso come mamma e papà) le promesse hanno un certo peso. E devono essere mantenute!

Se le prometto una cosa devo mantenerla, ad ogni costo.
E’ incredibile la memoria dei bambini.
Infatti, devo anche ammettere che la mia bambina ha una memoria di ferro (probabilmente come tutti i bambini), e se lato mio, le faccio una promessa, la devo mantenere, altrimenti si offende alla grande! E se la ricorda, rinfacciandomela!

Domenica pomeriggio le ho promesso che l’avrei portata al parco, ma alle 5 perché prima di allora era troppo caldo.
Poi, visto che il caldo non mollava l’osso, abbiamo deciso di stare a casa con il clima, tanto le piccole si stavano divertendo e stavano giocando, facendo finta di nulla.
La sera, prima di andare a dormire, verso le 22.30 mi ha detto: ‘Mamma, ma alle 5 dobbiamo andare al parco!!!’.
‘Piccola, scusa, me lo sono dimenticata. Ormai è buio’.
Ha iniziato a piangere, ‘Mamma, me lo hai promesso!!!’.
Ammetto che mi sono sentita in colpa e le ho detto che se oggi non faccio troppo tardi, ce la porto questa sera e da adesso in poi, manterrò sempre le promesse!

martedì 7 agosto 2012

Spirito olimpico..


..o  semplice spirito di emulazione? J
Chissà!

Fatto sta che alla sera, accendiamo la tv su rai 2 e seguiamo le olimpiadi.
Le mie bambine si ipnotizzano a guardarle (compresa la piccolina).

Si siedono sulle loro poltroncine, aspettano il via, fanno il tifo e alla fine si alzano e battono le mani felici! Non importa chi vince, se Italia, Giappone, Corea o altro.
A loro piace la gara, il clima sportivo e la gioia che si respira.
E sembrano proprio che entrino in simbiosi con gli alteti!


Le prime gare che hanno visto sono state quelle del nuoto e dei tuffi.
Poi la corsa.
Diana (la grande)  quando ha visto Bolt si è messa come se avesse i blocchi di partenza e poi ha simulato la corsa. E vedendo le altre gare di velocità adesso si prepara e al via inizia a correre per tutta la sala gareggiando con la sorellina.

E anche la scherma le entusiasma!

Tant’è che alla fine Diana mi ha detto:
‘Mamma io voglio fare Spada e Corsa! Nuoto No!
Quando iniziamo?’

Che dire, le idee sembrano buone e chiare J