lunedì 18 dicembre 2017

Alla fine, mi sorprendi comunque!



Sapevo che nel periodo dell'adolescenza avremmo dovuto combattere, che ci sarebbero stati momenti difficili, ma non pensavo così presto.

Sei sempre stata una ribelle, ma almeno onesta.
Si, qualche bugia qua e la, ma nulla di che.
E so che hai un animo buono.



Ma in questi giorni la situazione sta precipitando.

Qualche giorno fa ti ho dovuto firmare le verifiche fatte a scuola. 
E ammetto che quest'anno hai preso diverse insufficienze, sei sempre distratta, non ti concentri su nulla. Dici di non riuscirci.

E  vedo che tu mi osservi mentre le firmo.

Incuriosita ti chiedo cosa osservi.
Tu, tentenni un attimo e mi dici 
"Imparo la tua firma, almeno me le firmo da sola la prossima volta!"

"COSAA???  No, no amore, te le firmo io!"

Ricordo quando ero alle superiori alcuni amici che falsificano la firma, ma non in seconda elementare!!

E non solo!

Questa sera mega capriccio perché volevi mangiare un Babbo Natale di cioccolato.

Sapevo che non l'avresti mangiato, ma lo volevi aprire solo per la sorpresa.
E io non volevo perché non volevo buttarla.
E come immaginavo, una volta aperto, sei andata da papà a dire che non lo volevi più. Papà ti ha detto che mi sarei arrabbiata, quindi tu, sei tornata in cucina.
Li per li ci siamo detti 'guarda che brava, l'ha capito e l'ha mangiata'.
E solo dopo scopro che non solo, non l'avevi mangiato, ma l'avevi buttato e nascosto bene sotto la spazzatura!

Ci sono rimasta malissimo, che delusione!
E te l'ho detto.

Abbiamo parlato tanto, abbiamo parlato del fatto che prima mi sarei solo arrabbiata, ora invece sono anche delusa, che forse è peggio.

E tu mi guardi con gli occhietti lucidi, fatichi a non piangere, ma non vuoi darmela vinta.

E allora parliamo ancora.
E alla fine ti chiedo di non farlo più e di promettermelo.

E qui mi sorprendi.

Mi dici "Mamma, non te lo posso promettere. Perchè non sono sicura di riuscirci!!

E allora capisco che hai capito, che sei pentita e che non vuoi deludere ancora!

Perché adesso hai detto la verità!

So che ricapiterà, ma tu non me l'hai promesso, mi hai promesso di provarci, questo si, ma non mi hai mentito!

E questo vuol dire che hai voluto dirmi la verità piccola mia, e che non mi hai deluso!!!

giovedì 30 novembre 2017

Oggi mi sono resa conto di ESSERE mamma

Oggi...che strana giornata oggi.

Oggi mille pensieri.
Oggi, la solita routine quotidiana con qualche pensiero in più.
Oggi la mente vagava, navigava nel mare della mente a vele spiegate.
Senza controllo.

E poi ad un tratto, come in una tempesta nella quale il vento si è fermato, si è messa a scrutare l'orizzonte.
Mi sono messa ad osservare i miei figli, a guardare la mia vita, come se fossi un'osservatrice esterna.

Mi è capitato di vedere mia figlia Eva saltellare per strada spensierata, con le mani teneva i pon pon del cappello a forma di pinguino.
E mi sono ricordata di quando io ero bambina. 
E quando io chiamavo mamma.
E oggi lei chiama mamma me!

Mi è capitato vedere mia figlia Diana andare in palestra con il suo borsone sulle spalle. Vederla cresciuta e maturata, con una passione per il suo sport, il Karate.
E mi sono ricordata di quando io ero bambina. 
E quanto faticavano i miei genitori per fare in modo di farmi realizzare i miei sogni.
Mi è capitato vedere il piccolino, Ettore, che mi corre incontro e mi abbraccia, mi salta in braccio, avvicina la sua guancia alla mia, poi sposta la testa indietro, mi guarda con sguardo malizioso, sorride e mi abbraccia ancora.
E mi sono ricordata di quando io correvo ad abbracciare i miei genitori e delle emozioni che provavo!
E ora le provo io!

E li, mi sono resa conto, di essere io diventata una Mamma.

Di non essere più io la bambina, di essere cresciuta, di aver creato qualcosa, qualcosa di importante.

Una famiglia

Non sono mamma da un giorno, ma spesso non realizziamo neppure le cose che facciamo o ciò che ci circonda.

E' che succede tutto sempre così in fretta, così in modo frenetico, che spesso non ci accorgiamo neppure delle fortune che abbiamo.

E oggi.. la testa, tra mille pensieri, ha deciso di soffermarsi su questo.

Ha deciso di farmi prendere coscienza di questa cosa meravigliosa!
Di essere una Mamma e di avere una famiglia!

Non mi prendete per pazza.

Ma ..oggi mi sono resa conto di ESSERE mamma.
Che non vuol dire SOLO avere dei figli...

mercoledì 8 novembre 2017

La ballerina

Non vedo una foglia secca,
Non vedo una triste pozzanghera

Vedo solo una ballerina dorata,
Con il suo tutù,
Con le braccia alzate,
Che danza leggiadra sulle note del vento.

Vedo la ballerina 
che sogna e volteggia,
si specchia timida in un laghetto

Vedo una foglia . ..o forse è magia, 
un soffio di vento, la ballerina.... vola via.

sabato 4 novembre 2017

No, ma si calmerà quando cresce

No, ma si calmerà quando cresce.
MI dicevano...


Stai tranquilla, dopo i due anni si calma.
Mi dicevano...

No va beh, all'asilo si calmano tutti, non ti preoccupare, crescendo vedrai che si calmerà.
Continuavano a dirmi...

E' in prima elementare, dalle tempo, si calmerà.
Insistevano...

Ma si, è il suo carattere...è solo in seconda, sta tranquilla, ormai manca poco, vedrai che si calma.
Va beh...

Ecco, questa frase 'vedrai che si calmerà' me la sento dire da quando è nata. 
Ma Eva non si calma.
Non c'è verso, EVA e CALMA sono due parole che proprio non vanno d'accordo!

"Mamma a scuola lo devo fare per forza, quando la maestra mi dice di stare ferma, devo stare ferma. 
Allora sai che faccio? 
Muovo le dita dei piedi, almeno non mi vede!!"

Eva non ce la fa a stare ferma...
Eva non cammina, corre.
Eva non parla, spara parole a raffica..
Eva non sta seduta, salta.
Eva non mangia, ingurgita.

Eva salta, urla, ride, esplode con qualsiasi emozione.
Esplode nella gioia, esplode nel dolore.
E' un'urgano salterino, ma è fragile con un filo di paglia.

E' sempre sorridente, ma sempre sofferente per qualche ingiustizia nel suo cuoricino.

Eva, da quando è nata la definisco gioia pura.
E lo sarà sempre.

Eva non si calmerà.
Ormai è certo.

Eva esploderà, 
Eva sboccierà 

...e allora mondo, preparatevi, perché appena Eva avrà capito la sua strada, non avrà ostacoli.




Il mio piccolo ciclone!

venerdì 29 settembre 2017

Il ricordo più bello delle mie vacanze

Il ricordo più bello delle mie vacanze.


Così si intitola il compito che ti hanno assegnato a scuola.

E uno si immagina che una bambina si possa ricordare un gelato,
un giro su una giostra,
un tuffo al mare.

Ma non tu..

Tu oggi mi hai commosso piccola mia.

Mi hai emozionato.

Proprio tu, che con le emozioni hai un rapporto alquanto conflittuale.

Tu che non riesci a portare a termine un discorso sensato perché hai così tante cose in testa che mentre racconti una cosa,  già ne hai altre mille in mente.

Tu che sembri forte, ma sei fragile come una delicata farfalla. 

Tu che soffri, ti arrabbi, urli!

Tu piccola mia, oggi mi hai commosso non poco. 

Mi hai fatto vedere il tuo quaderno e ho letto il compito che hai svolo.

Tu e il tuo nonno.

Nel disegno il nonno Michele, ormai esanime e il papà che piange.

E quelle parole...  
Lascio la foto, perché descrivere ciò che ha scritto tu non renderebbe la stessa emozione.

Sei troppo sensibile e buone scricciola mia!

giovedì 10 agosto 2017

Maledette regole!

MI dispiace.
Oggi i sensi di colpa mi dilaniano.

Mi dispiace di averti di averti sgridato, mi dispiace di averti punito, mi dispiace piccola mia...

Faccio fatica a contenerti.
Faccio fatica a trattenerti.

Salti, corri, urli, piangi, ridi, ma non stai ferma.

Guardiamo un film e non stai ferma, salti dal divano alla sedia, tentando di imitare un balletto.
Ti metti a testa in giù, poi ti alzi prendi le costruzioni, ma saltelli!

Poi ti risiedi triste perché ti ho sgridato, ma neppure mezzo minuto e sei già a saltare di nuovo.

Ti siedi a tavola con una gamba sola, l'altra è già giù dalla sedia, pronta a scattare appena ne hai l'occasione.

Vedo che il tuo visino si rattrista ogni volta che ti sgrido, ma ci sono delle regole, devi rispettarle.

E allora ci provi. 
Metti su anche l'altra gamba.

E cominci a muovere la lingua nervosamente, mordicchi qualcosa, inizia a contorcerti su quella sedia come se ci fosse il fuoco. 

E' più forte di te!

Meno di un minuto e sei di nuovo seduta con una sola gamba. 
Sempre che nel frattempo tu non sia alzata o scappata a prendere qualcosa.

Non ce la fai.
Non puoi stare ferma.

Quando ti muovi, non cammini, corri, inciampi, cadi, sbatti contro qualcosa, rompi un bicchiere, ti cade il piatto, scontri il tavolo. 
E poi mi guardi con quell'aria mista tra il non lo fatto apposta, non mi sono fatta niente e .. non riesco a non farlo.

Non guardi il mondo attorno a te. Non c'è tempo per analizzare, osservare. 

Tu ti devi muovere, devi mettere in moto tutti i muscoli del tuo corpicino esile!

Quando leggi dici che fai fatica, ma per forza! Il libro non sta fermo!!
Mentre lo tieni tra le mani, saltelli con le gambe! 

Mentre ti sgrido, non riesci neppure ad ascoltarmi.
Se colgo la tua attenzione per un minuto è già una vittoria!

E io mi arrabbio, e ti sgrido ancora! Mi devi ascoltare mentre ti sgrido.

E più ti vedo distratta, più ti vedo agitata e in movimento e più mi arrabbio!
Ci sono delle regole, devi rispettarle! 

Ma non ce la fai!

A volte te ne rendi conto e piangi. 
Piangi perché ti ho sgridato ma non ti ricordi neppure il motivo.
Piangi perché ...non lo sai perché, ma non riesci a calmarti!

Se provo ad abbracciarti mi mandi via!
Se provo ad abbracciarti, non ci riesco perché sei in continuo movimento!

E allora sto male io. 
Sto male perché non riesco ad educarti secondo gli standard.
Sto male perché ti vedo soffrire...e oltretutto senza risultato!

E allora mi chiedo..
Sono così importanti tutte queste regole?
E' così tanto importante stare ferma? 
Tanto da farti star male?

Non lo so. Mille dubbi...mille paure. Mie e tue.

Mi sa che sono io che sbaglio.
Sbaglio a voler contenere una forza della natura come te, piccola mia.

TI chiedo scusa piccola Eva.
La tua energia non va bloccata, la tua energia va liberata!

mercoledì 2 agosto 2017

Io non sono una mamma una perfetta!

Io non sono una mamma una perfetta!


Ti guardi in giro e vedi i figli degli altri.

I figli degli altri sono educati.
I figli degli altri non si alzano da tavola.
I figli degli altri sono sempre puliti e impeccabili.
I figli degli altri dormono.
I figli degli altri non fanno capricci.
I figli degli altri fanno da soli il letto.
I figli degli altri parlano a bassa voce.
I figli degli altri non ti interrompono quando parli.

I figli degli altri... bla, bla, bla.

Ma siamo sicuri?? Siamo sicuri che siano vivi?
Siamo sicuri che siano bambini o piccoli robot?

Ok0 ovviamente è una battuta. Magari parlo per invidia, ma i miei non sono così perfetti!

I miei fanno capricci.
I miei urlano.
I miei fanno merenda sul divano.
I miei lasciano i giochi in disordine.
I miei hanno sempre qualche patacca sul vestito.
I miei dormono poco.
I miei corrono per casa.
I miei pasticciano.
I miei litigano tra loro.
A volte si picchiano pure.

I miei figli.. sono vivaci.

E la gente non vede l'ora di criticarti!!
Di criticare ME, non loro, sia chiaro!

"Ma si sa, è colpa tua!"
"Sei tu che non li sai educare."
"Sei tu che non li punisci abbastanza."
"Ah, no! Questa cosa a casa mia è inconcepibile!"
"I miei figli non si azzardebbero mai a fare una cosa del genere!"
"Ah, dovresti fare così! Io so come si educano!!"

E ti fanno sentire inadatta, una fallita.
E tu ti fai mille domande.
Tu che ti impegni tutti i giorni a fare del tuo meglio e sembra che non fai nulla.
E allora ti chiedi come sia possibile che i figli degli altri siano sempre così perfetti e i tuoi così ... maleducati.
Dove ho sbagliato, perché tutti ci riescono e tu no.

Ma poi, per fortuna, incontri anche una mamma come te.
E forse più d'una.
Mamme sole che cercano di crescere nel migliore dei modi i propri figli, educati ma anche felici.
Mamme che ci mettono l'anima, mamme che sanno non di essere perfette e sanno che neppure i loro figli lo sono.
Mamme che giocano con i loro figli, mamme un po' esaurite,
ma fondamentalmente MAMME FELICI!
E allora finalmente smetto di prendermela.
Ho capito che è molto più facile criticare i figli degli altri che i propri,
è molto facile vedere i propri figli perfetti e vedere i difetti nei figli altrui.

IO NON SONO UNA MAMMA PERFETTA.
I miei figli non sono perfetti.
Lascio la perfezione alle altre mamme.

Io resto così!
UNA IMPERFETTA MAMMA FELICE!
Cerco ogni giorno di fare del mio meglio, di crescere i miei pargoli felici ed educati.
E come disse qualcuno in passato...
'Ai posteri l'ardua sentenza'




sabato 15 luglio 2017

Non è la destinazione, ma il viaggio che conta!


Una strana sensazione.

Era da quando ero bambina che non facevo un viaggio con il mio babbo.

Si, lo sento quotidianamente per telefono.
Ogni tanto ci vediamo.
Ma la vita ci ha portato un po' lontani.
Io la mia vita, lui la sua. Com'è giusto che sia.

E poi, per caso, ti ritrovi per caso a fare un viaggio con i tuoi figli e il tuo babbo, senza nessun'altro.

Solo io, lui è i miei figli.

Non una vacanza, solo un tragitto.

Un passaggio verso casa mia, una parentesi di poco più di due ore.

Ma un tragitto tranquillo,
una piacevole parentesi,
passando il tempo a cantare le canzoncine della baby dance con i bambini o semplicemente a ricordare di quando ero bambina.

O serenamente a parlare.

A parlare con mio babbo,
come se il tempo non fosse mai passato,
come se quella fossi ancora la bambina di tanti anni fa.

Un viaggio solo noi.



Molto spesso pensando ad un viaggio di pensa subito alla destinazione,
ma non è quella la cosa importante per stare bene.

La cosa più importante di un viaggio è la compagnia, sono le persone.

Qualsiasi luogo è bello se sei con la giusta compagnia!

Non è la destinazione, ma il viaggio che conta!

(cit. Il pirata dei caribi!)


domenica 25 giugno 2017

Un passo da gigante, anzi di più!

Un passo da gigante, anzi di più!
Già, da ieri siete cresciute un pezzettino in più, un passetto verso la vostra sempre maggiore autonomia.
Lo so che molti bambini l'hanno già fatto, hanno già dormito fuori casa senza mamma e papà, chi dai nonni, chi da amichette, chi in qualche centro estivo.

Ma voi no, non avevate mai dormito fuori casa senza mamma e papà.
Per voi era la prima volta.
E quando ieri  l'avete fatto, mi avete emozionato ancora una volta.

Già, le mie bambine hanno dormito fuori!!

Sono state invitate a dormire da un'amichetta.
Su Eva non avevo dubbi che si sarebbe fermata.
Su Diana, nonostante si fosse fatta pepare lo zainetto con il pigiama, il diario segreto e il suo peluche preferito, onestamente non credevo che si sarebbe fermata.
Ma si sa, questi bambini stupiscono!

Ieri sera verso le 22 chiamo la mamma dell'amichetta.
"Ciao, cos'hanno deciso le bimbe, si fermano li a dormire o vengo a prenderle?

"Eva ha già detto di si, Diana... mi ha detto che prima vuole provare il materasso!"

Beh, tipico da Diana!

Non è una bambina impulsiva (l'opposto di Eva!).
Prima valuta tutto,e poi prende la sua decisione finale, solo quando è certa.
E di solito, poi non cambia idea. 

E infatti, dopo poco mi arriva il messaggio:
" Materasso Approvato!, Diana si ferma! "

E così..mi ritrovo di notte con la casa sola con mio marito ed Ettore. 
Nessun altro.
La casa sembra quasi vuota la casa.

Quante volte mi sono alzata in questa lunga notte a guardare l'orologio o la vostra camera vuota!
Ma voi eravate felici, ed è giusto così!

Avete fatto un passo da gigante, anzi.. molto di più!

giovedì 8 giugno 2017

Non hai giocato con le tue amichette?


L'emarginazione ..è un fenomeno più vicino di quanto si possa pensare.
L'emarginazione si può avere per diversi motivi, a qualsiasi età.
Purtroppo anche tra bambini...già, l'emarginazione dei bambini, tra bambini.


Non dico che c'è intento o cattiveria voluta, i bambini sono pietre grezze e si comportano senza filtri.
Se gli stai simpatico sei Ok, se non sei 'comune' sei OUT.
E tu.. non sei comune. 
Tu sei TU, e di questo ne sono fiera e ti chiedo di non cambiare mai, piccola mia.

E tu, bimba mia, per quanto sia migliorata anni luce sul punto di vista della socializzazioni, provando ad uniformarti agli altri, resti sempre una bambina...speciale!

Giusto ieri, parlavamo del più e del meno.

Ti chiedo "come hai passato l'intervallo?"
"Oggi? Ho aiutato la maestra a portare le cose da una classe all'altra", mi risponde sorridente.
E per fortuna, sottolineo Sorridente. 

Ti piace passare l'intervallo a parlare con la maestra.
Ma non troppo con i tuoi coetanei.

"Non hai giocato con le tue amichette?" - incalzo io.
E il sorriso si fa più sfumato, le labbra appiattiscono l'inarcatura, lo sguardo si abbassa.
"No.. con me non ci vogliono giocare."

" Ma gliel'hai chiesto di giocare con te? Ma tu vorresti giocare con loro?" - provo a chiederle

"Si mamma, vorrei giocare con alcune di loro. Ma loro mi hanno detto di no.
Si raccontano i segreti e a me non mi vogliono."


"Amore, non ti preoccupare, troverai qualche amica con cui ti trovi bene!" 
rispondo con una stretta al cuore.

Non me la sto prendendo con quelle bambine. 
Loro sono solo bambine che giocano tra loro e fanno gruppo.

E' che tu fai tanta fatica ad integrarti. Vorresti, ma spesso risulti un po' goffa e impacciata.
A volte non capisco se tu non ci riesca davvero o se non te ne importi molto.

Però vederti così isolata non fa piacere. 
Sopratutto se vedo che a te fa star male.

Per fortuna so che almeno un'amichetta in classe c'è.
E magari quella diventerà una vera amica!

Ma tu continua ad essere TU! 
Non cambiare per UNIFORMARTI agli altri, 
vedrai che troverai chi ti apprezzerà per chi sei tu, 
un angelo in terra, speciale e unica, 

che sa dare amore e che sa stupire!


venerdì 26 maggio 2017

Una colazione al bar

Questa mattina ero stanca, accaldata, un po' così..
Accompagno le bimbe e scuola e, visto che Ettore mi sta graziando e dorme sul passeggino, decido di andare a fare colazione al bar.
Entro e mi siedo.
Al tavolino a fianco al mio una signora anziana, tutta curata, vestito di nero, elegante, capelli a posto, vestita con gusto.
Mi chiede se posso sistemare un po' le tende dietro di lei, il sole un po' la infastidisc.
Me lo chiede con estrema gentilezza e calma.
Entra un'altra signora e la saluta.
Ciao, ma sei sempre qui?
La signora seduta le sorride gentilmente.
E l'altra riesce dal locale.
Dopo qualche minuto
" Non per mancare di rispetto, ma giusto per ridere un pochino.
Se la signora di prima mi dice Sei sempre qui, vuole dire che anche lei è sempre qui! Non crede lei? - mi dice la signora rivolgendosi a me.
Poi continua.
" Se almeno avesse usato il plurale, NOI siamo sempre qui!"
E sorride dolcemente.
"Sa" - continua " Io vengo qui tutte le mattine.
MI piace fare colazione qui.
Sa quanti anni ho?
Ne ho 86!!
La vita non è sempre stata gentile con me.
Però io sono felice e mi piace adesso questo vizio.
MI raccomando, cerca di prendere più che puoi dalla vita. Non ti accontentare, non rinunciare.
Stai attenta a non uscire dal seminato, ma vivila.!"
MI ha commossa..

Mamma, quando avrai 86 anni vorrei andarci con te a far colazione!

martedì 16 maggio 2017

Internet..bene o male?

In questi giorni si parla tanto del Blue Whale.
Io lo ammetto, non ho avuto il coraggio di guardare il servizio, ne so onestamente di che si tratta nel dettaglio.
Mi fanno paura queste cose e sto male a vederle.

Ho capito solo che si tratta di induzione al suicidio con adescamento via internet, per bambini o adolescenti.
E questo mi basta per star male.

Ecco il punto.. adescamento via..internet.

Lo ammetto, Internet, tasto dolente.

Internet è BENE.
E' fonte di sapere,
di conoscenza,
abbatte le barriere,
le distanze,
Internet è tutto.
E' stata una rivoluzione, una raccolta di informazioni unica, una cosa meravigliosa!

Ma... Internet è MALE.
E' fonte bufale senza limiti,
notizie false,
raggiro,
adescamento,
violenza senza filtri.

Già, Internet è SENZA FILTRI!

Io mi ricordo, quando ero bambina, non avevo neppure il pc.
Facevo le ricerche sui libri.
Andavo in biblioteca, prendevo il libro, copiavo le parti che mi interessavano, se non trovavo tutto, cercavo un altro libro. 
Ma il libro era tematico. 
Non rischiavo di trovare dentro foto di pedofili o peggio ancora.

Ora, a mia figlia per fare le ricerche dò il tablet o il mio pc.
E' tutto più semplice. 
Lei va su GOOGLE.

L'unica accortezza che le ho dato è di non fermarsi alla prima notizia che trova e, se possibile, di verificare le fonti.
Sempre.
Ma le ricerche lei ora le fa così.

Ormai i ragazzini e i bambini di oggi hanno accesso a cellullari, tablet e molto altro.
E se da un lato è un bene, dall'altro mi fa paura.

Lo ammetto, anch'io ai miei figli faccio usare il Tablet per vedere i filmati su youtube o per giocare.
La mia grande sa usare whatsup per mandare i messaggi al papà (non ha un suo cellullare!). Le ho fatto anche vedere come si mandano le mail.

Loro usano il tablet per cercare o i cartoni o i tutorial con il pongo o lavoretti vari.
E quando dico loro, intendo tutti e tre i miei figli, da Diana che ha 8 anni, Eva ne ha 6 e perfino Ettore che non ne ha ancora 3.

Ma puntualmente devo monitorarli perché, non si sa come, anche se ho attivato tutte le protezioni bambini e li controllo, ogni tanto appare qualche filmato strano.
O un uomo con una maschera, o cose brutte.

Il piccolino una volta ha lanciato via il tablet perchè c'era un uomo in bicicletta con la maschera che arriva in mezzo ai bambini.
E avevamo cercato 'canzoncine per bamini!'

Non ho finito di vedere il filmato. L'ho tolto e pulito la cronologia, ma spesso ritorna. Come se fosse un virus.

Sia chiaro,
Non lascio a loro la rete senza controllo.
Non lascio a loro il Tablet a giornate.

Lo lascio ogni tanto, una mezz'oretta al giorno. 
Alcuni giorni un po' di più, altri neppure lo vedono.

Spesso stacco la rete, almeno sono tranquilla.

Ma fino a quando?
La grande già la sa mettere da sola la connessione al Tablet.
Lei ora inizia ad usarlo anche per scuola. 

E io fino a quando potrò controllare quello che vedono?
Fino a quando potrò proteggerli da questo mostro?

Internet è una risorsa. Ma internet è anche un pericolo.
Come ci si può difendere?
Non voglio che non la usino.
Ma che imparino ad usarla con criterio.
Che dilemma!

Come sempre..
... in tutte le cose buone, c'è un di male.
E in tutte le cose brutte, c'è un po' di bene. 





martedì 25 aprile 2017

Il loro primo volo, che la vacanza abbia inizio!

Finalmente è arrivato il giorno della partenza.
Le valige non le abbiamo controllate, speriamo bene.
Suona la prima sveglia, sono le 4 del mattino del 13 Aprile.
Dopo 15 minuti la seconda.
È ora di alzarsi 
Io e papà ci alziamo e prepariamo la colazione per i bimbi, rigorosamente a letto: Nesquik per Eva, schiacciatine e succo per Diana, latte per Ettore.
Svegliamo le bimbe, ci vestiamo, cambio il piccolo che un po' frastornato inizia a piangere e usciamo di casa.
Fuori è ancora buio, ma i bimbi ormai sono tutti più che svegli. Soprattutto Eva!
Saliamo in macchina e dopo poco eccoci qui, abbiamo raggiunto l'aeroporto. 
Dopo un lungo check-in e un lunghissimo controllo passaporti in cui Eva tenta di parlare con tutti, tenta di socializzare e distrarre i poliziotti, io e il papà trascorriamo il tempo nel vano tentativo di tenere sotto controllo la troppa eccitazione dei bambini. In ogni caso, dopo qualche piccolo contrattempo (mi hanno sequestrato la Tachipirina, lo struccante e il gel!! .. ,mea culpa!), finalmente saliamo sul pullman che ci porta all'aereo.

Le facce dei bimbi sono fantastiche: guarda mamma, guarda come sono grossi! Mamma quello di muove! - esclama Eva-
Cu Cu mamma!! - ribatte Ettore scalpitante.
Ma il bello deve ancora venire!!
Appena salgono sull'aereo, rimangono un po' 'straniti.
Eva seduta vicino al finestrino, Diana e poi il papà. Io ed Ettore dietro.
"Mamma guarda, già vedo tutto più piccolo" - urla eccitata Eva.
Eva... Siamo ancora fermi...

Eva non sta ferma, MAI! Al confronto Ettore è un Santo.

Dopo poco ci muoviamo, l'aereo inizia ad accelerare.
Ettore d'improvviso si tiene ai braccioli ed sorride, Eva inizia a ridere e urlare eccitata " ci stiamo muovendo", Diana.. guarda affascinata.
E finalmente si decolla, e vedi nei loro volti delle espressioni  indescrivibili che neppure riesci ad immaginare.
Le case di fanno piccole, le nuvole si avvicinano e per la prima volta le vedono da sopra. 
Dopo poco si intravedono le Alpi, sempre uno spettacolo unico.
E il volo procede più o meno tranquillo,  senza che nessuno dei tre accenni al minimo segno di stanchezza nonostante si siano alzati alle 4!!!
Ed infine inizia l'atterraggio e... Ettore decide di addormentarsi. Ma giuro, si è addormentato praticamente quando il volo ha toccato terra!!! Giusto per rendere più complicato lo sbarco.
E anche qui, una piccola sorpresa per le bimbe.

Mentre stiamo per scendere, con Eva che ha un urgente bisogno del bagno, Diana che vuole scendere, Ettore a peso morto in braccio, le borse, le giacche, come se fossimo la famiglia Fantozzi, ci ferma il capitano e si rivolge a Diana ed Eva:
Volete vistare la cabina di pilotaggio??
Le bimbe eccitatissime si siedono in cabina incuriosite. Diana felice scruta ovunque con discrezione. Eva inizia a toccare tutte le leve e i bottoni e cerca anche di intrattenere il pilota con un discorso in un linguaggio che solo lei capisce. 
Ma sono felici!
Giusto il tempo di due foto e finalmente scendiamo.
E va beh, e questo è solo l'inizio. L'inizio di una fantastica vacanza tutti insieme!
Ma ora ci aspetta il volo più lungo, quello per Miami!!!

Purtroppo il volo per Miami non è stata una passeggiata.
Diana prima di salire è terrorizzata, ha avuto un vero e proprio attacco di panico con tremori. Tutto fortunatamente passato subito dopo il decollo.
Anche i posti non erano dei migliori. 
Io vicino a Diana al centro di una donna, papà Eva ed Ettore da un'altra parte.
Ettore per fortuna dopo poco ha dormito un paio d'ore, Eva forse una, Diana no.
Il volo è stato lungo e pesante. E durante l'atterraggio Diana ha avuto un forte mal d'orecchio.
Ma dopo 8 ore abbondanti, atterriamo. E anche qui, ci aspettano ancore lunghissime code per avere la macchina.
Ma nonostante tutto arriviamo in hotel e appena tocchiamo il letto crolliamo tutti, senza neppure cenare.

E la vacanza inizia!!